Yachtcharter in Cagliari · Capelli — Cap 17 (2005)

Mi piace andare in barca perché mi fa sentire libero, in pace con me stesso. Quando sono in mezzo all’acqua, tutto il resto sparisce. Il vento che mi accarezza il volto, il rumore dell’acqua che scivola sotto lo scafo, mi fanno dimenticare le preoccupazioni quotidiane. È come se il tempo si fermasse, e io potessi finalmente respirare a pieni polmoni, con una sensazione di totale armonia con la natura che mi circonda. C'è qualcosa di incredibile nel sentire il mare sotto di me, nel navigare e nella consapevolezza che ogni volta è una nuova avventura. Ogni uscita in barca è una sfida che mi fa crescere, mi insegna qualcosa di nuovo: che si tratti di manovre, di affrontare il vento o semplicemente di ascoltare l’acqua. Mi sento vivo, in un modo che nessun’altra esperienza riesce a darmi. E poi c'è anche l'aspetto del condividere questi momenti con le persone a cui tengo. Le risate, la bellezza di un tramonto sul mare o il silenzio assoluto mentre siamo in mezzo all’acqua: sono cose che rimangono nel cuore e che mi fanno capire quanto la barca non sia solo un mezzo, ma un modo di vivere. Ogni volta che sono sulla barca, sento una connessione profonda con l’oceano, come se fosse una parte di me. È una passione che mi completa, che mi fa sentire in sintonia con l’essenza del mare e con me stesso. Non c'è niente di più bello che perdersi nel blu dell’acqua e lasciarsi trasportare dalle onde.